Lente sclerale cosmetica e Lente morbida cosmetica

 

Sintesi

Con il presente contributo esaminiamo in particolare le problematiche e le soluzioni estetiche tra una lente a contatto morbida cosmetica e una lente sclerale cosmetica, su bulbo oculare con irregolarità corneale e/o strabismo a causa di un trauma e intervento chirurgico.

 

Non sempre le lenti morbide cosmetiche riescono a soddisfare l’esigenza estetica dell’assistito, in quanto a causa della loro caratteristica di aderire a ventosa sulla superficie corneale, non correggono lo strabismo elevato e in taluni casi possono portare ad una riduzione del film lacrimale. La diminuzione dell’apporto di ossigeno sulla cornea fa aumentare i rischi di infezioni e asfissia corneale. In quest’ultima è importante considerare che la cornea diviene meno sensibile al dolore e in molti casi non si percepisce ne fastidi e bruciori, causando rischi maggiori.

 

Le lenti sclerale cosmetiche, sono di un diametro variabile, più grande rispetto alle lenti a contatto morbide e di un materiale rigido non elastico.

 

I fattori positivi, delle sclerali sono:

  • l’iride può essere dipinto in posizione decentrata rispetto allo strabismo,
  • aderiscono alla superficie sclerale, creando un’ottima ossigenazione dell’occhio, permettendo alle lacrime di rimanere sulla superficie corneale anche irregolare, creando un cuscino all’interno della lente stessa, mantenendo un elevato confort anche a chi ha gli occhi con problemi di secchezza.
  • non creano attriti e irritazioni sull’occhio durante il continuo sbattere delle palpebre.
  • Possono essere indossate tranquillamente durante varie attività sportive, al mare e in piscina.

Introduzione

Il disagio estetico spesso ė una sofferenza poco analizzata, poiché viene considerata una normale conseguenza di una malattia o trauma. Questo aspetto può produrre nell’individuo disagi non solo biologici ma anche psicologici. Scopo di questa comunicazione ė di porre l’attenzione sulle nuove tecniche e metodi per risolvere le diverse problematiche dell’assistito.

 

 

 

Conclusioni

Scopo di questa comunicazione è quello di documentare gli esiti applicativi delle lenti a contatto sclerali in casi di degenerazioni corneali.

Sebbene gli operatori sanitari del settore conoscano questo tipo di contattologia non tutti hanno avuto la possibilità di verificare le diverse e molteplici soluzioni applicative in una documentazione completa di casi terapeutici, riabilitativi, cosmetici e correttivi.

Il CLAO (Contact Lens Opthalmology Association) considera l’applicazione della lente sclerale la più idonea e valida in contattologia indicandola come scelta primaria nei seguenti casi:

 

– Grandi irregolarità della cornea e del bulbo oculare.

– Esiti di abrasioni della cornea da agenti esterni o incidenti.

– Cheratoglobo

– Ptosi.

– Albinismo.

– Per cornee leucomatizzate  o per occhio deviato o strabico.

 

Vi ringraziamo per la cortese attenzione.

Giulio Cecchini

 

Pagina precedente