Talvolta capita nel nostro Centro casi di persone non vedenti che hanno bulbi oculari con solo un residuo luminoso. Crediamo che lo scopo ottimale nel riabilitare, questi casi, non si deve limitare solo all’estetica protesica. Purtroppo un occhio che degenera a tal punto da perdere la vista viene considerato non vedente, ma per alcuni non privo di percezione della luce.Questa scarsa visione crea varie tipologie di pazienti:
- in alcune persone la stimolazione luminosa da confusione e disagio preferendo protesi sclerali
tradizionalmente opache che ne riducano la qualsiasi quantità di percezione luminosa; - in altre preferiscono mantenere lo stimolo luminoso, anche se la situazione non può necessariamente essere migliorata, ma ne incoraggia le abilità fisiche e i sensi.
Noi per ogni assistito diamo la migliore soluzione possibile, tenendo conto delle sue caratteristiche anche del suo residuo luminoso, specie nei bambini, perché crediamo che lui ci sta in qualche modo vedendo.
Non sappiamo quale sarà il futuro della medicina, ma facciamo tutto il possibile per stimolare e mantenere la percezione luminosa quando esiste.
Quindi cerchiamo di preservare le abilità che i nostri pazienti possono avere in vista di un futuro in cui possono essere aiutati in modi che non possiamo immaginare.
Giulio Cecchini